Descrizione
Biagio Chiara [Novara, 1880 – Napoli, 1918] è stato un poeta, traduttore e critico letterario italiano. Visse a Torino, dove non portò a termine gli studi in lettere, e si spostò a Milano, Palermo e Roma per stabilirsi a Napoli nel 1906. Fu redattore della rivista La Tavola rotonda e poeta simbolista (secondo Achille Macchia), decadentista (secondo Ungaretti), negletto in patria ma apprezzato dalla critica francese; fu legato alla Casa Editrice Ferdinando Bideri. Fu il primo a introdurre in Italia alcune opere di Oscar Wilde: Doriano Gray dipinto, La casa del giudizio, La casa dei melograni, Il ventaglio di Lady Windermere, Il prete e l’accolito e gli Aforismi. Tradusse anche Baudelaire (Curiosità estetiche, I paradisi artificiali) e Jean Racine (Fedra); condusse pure versioni dal russo e dal tedesco giudicate pregevoli. Amico, primo traduttore italiano ed editore di Oscar Wilde, di cui pubblicò a proprie spese, presso Bideri, alcune opere a cominciare da Doriano Gray dipinto, recensito da Achille Macchia (T R, XVI, n. 50, 25 nov. 1906, pp. 2-4) e da S. Sottile Tomaselli (T R, XVI, n. 50, 25 nov. 1906, pp. 398-9) […] Wilde notoriamente trascorse a Napoli alcuni mesi tra il 1897 e il 1898, durante i quali scrisse l’opera. Cfr. Matteo D’Ambrosio, Nuove verità crudeli: origini e primi sviluppi del futurismo a Napoli.Ivi, Guida editori, 1990, p.15-16 (nota).
Oscar Wilde. [Dublino 1854 – Parigi 1900]. Il suo nome intero era Oscar Fingal O’Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell’estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il meglio di sé nelle commedie, che si riconnettono alla tradizione gallicizzante della Restaurazione e i cui dialoghi sono fitti di battute e paradossi (tra queste The importance of being Earnest, 1895). Recatosi per gli studi a Oxford, subì l’influsso delle idee estetiche di J. Ruskin (di cui però non accettò la teoria d’una base morale dell’arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei parnassiani francesi, in particolare Th. Gautier. Faceva frequenti visite a Parigi, dove studiò anche pittura. Il suo poema Ravenna (1878) vinse il premio Newdigate; gli editori fecero a gara per stampare i suoi Poems (1881). Recatosi negli Stati Uniti a divulgare in conferenze le dottrine dell’estetismo, tornò in Europa nel 1882 e si stabilì a Parigi, sostituendo al suo atteggiamento da esteta l’imitazione delle affettazioni di Balzac. La sua brillante conversazione e il suo tratto umano e cortese ne fecero una figura popolare sia nei salotti sia nei bassifondi che si compiaceva di frequentare. A Parigi terminò due drammi romantici: Vera (rappr. a New York nel 1883), modellato in parte sulla Fédora di Sardou, e The Duchess of Padua, modellato su Lucrèce Borgia e Angelo di V. Hugo, e lavorò a varie riprese (1874-94) al poemetto The Sphinx, in cui è palese l’imitazione di Baudelaire. Tra il 1885 e il 1891 scrisse fiabe, raccolte nei volumi The happy prince and other tales (1888) e A house of pomegranates (1891); racconti tra gli altri, Lord Arthur Savile’s crime and other stories (1891), che contiene The portrait of Mr. W. H., favola intessuta sui Sonnets di Shakespeare; il romanzo The picture of Dorian Gray (pubbl. nel Lippincott’s Monthly Magazine del 1890 e in volume nel 1891); alcune poesie e gl’importanti saggi raccolti poi in Intentions (1891). A Parigi scrisse in francese per Sarah Bernhardt il dramma Salomé (tradotto poi in inglese da lord A. Douglas), in cui è sensibile l’influsso del teatro simbolista di M. Maeterlinck. Trasportò poi con grande successo sulle scene inglesi un genere di dialogo e di spirito di pura marca parigina con le commedie Lady Windermere’s fan (1892), A woman of no importance (1893), An ideal husband e The importance of being Earnest (1895). Dal 1893 la vita privata di W. aveva cominciato ad alienargli i favori della buona società. Nel 1895 intentò causa per diffamazione contro il marchese di Queensberry, padre di lord Douglas; perdutala, fu condannato per omosessualità a due anni di lavori forzati. Frutto della prigionia furono il De profundis (pubbl. post., in parte nel 1905 e per intero non prima del 1949) e The ballad of Reading gaol, terminata durante il soggiorno a Napoli con Alfred Douglas e pubblicata nel 1898. Stabilitosi a Parigi, visse con l’aiuto di amici e sotto il nome di Sebastian Melmoth. Le sue lettere sono state pubblicate nel 1962.