Descrizione
Il volume contiene i seguenti racconti: Un Almanach des Muses de 1789 ; L’Héritage Sigismond, luttes homériques d’un vrai bibliofol ; Le Bibliothécaire Van Der Boëcken de Rotterdam ; Un Roman de Chevalerie franco-japonais ; Les Romantiques inconnus ; Le Carnet de Notes de Napoléon Ier ; La Fin des Livres ; Poudrière et Bibliothèque ; L’Enfer du Chevalier de Kerhany, étude d’éroto-bibliomanie ; Les Estrennes du Poète Scarron, et enfin, onzième et dernier conte, Histoire de Momies, récits authentiques.
In questo volume appare per la prima volta il racconto La Fin des Livres: «Credo che se i libri hanno un loro destino, questo destino, ora più che mai è prossimo a compiersi, il libro stampato sta per scomparire. Dopo di noi, la fine dei libri!». Octave Uzanne dipinge una società futuristica (XX secolo) dominata dal fonografo a cilindro che ha ormai sostituito il libro di carta: «I lettori ascolteranno i libri con il fonografo», preconizzando l’avvento degli audiolibri. Per la sua modernità La fin des livres sarà ripubblicato numerose volte alla fine del XX secolo.
vedi anche
Luis Octave Uzanne [Auxerre 1852-Saint-Cloud 1931]. Giornalista, bibliofilo, editore, scrittore, saggista, critico letterario e filosofo. È stato uno dei più attivi e attenti bibliofili tra la fine del XIX secolo e i prim del ‘900. Terminati gli studi classici al Collège d’Auxerre, si è stabilito a Parigi dove ha frequentato le classi superiori del collége Rollin ma, a causa della guerra franco-prussiana del 1870-1871, è stato successivamente assegnato a una scuola di Richmond, Inghilterra. Ha proseguito gli studi giuridici fino al 1872. Successivamente ha frequentato la Bibliothèque de l’Arsenal, dove si è legato al bibliotecario Charles Nodier, al giornalista Charles Monselet, allo scrittore Loredan Larchery e allo scrittore e bibliofilo Paul Lacroix. Si è unito inoltre alla Société des Amis des Livres, la prima associazione bibliofila francese.
A inizio carriera, l’interesse di Uzanne è rivolto verso gli autori meno noti del Diciottesimo secolo, pubblicando quattro volumi presso l’editore Jouast e più di venti presso Alber Quantin. Dal punto di vista tecnico, editoriale e tipografico, Uzanne ha mostrato fin da subito una certa propensione per la sperimentazione: la sua Le bric-à-brac de l’amour, edita nel 1879, è stata una delle prime opere a impiegare il gillotage, una zincografia tecnica, e la riproduzione fotomeccanica. Dopo aver lasciato la Société des Amis des Livres, considerata troppo conservatrice, Uzanne diede vita a due nuove società: la Societé des Bibliophiles Contemporaines (1889-1894) e la Societé des Bibliophiles Indépendants (1896-1901). La prima contava tra i suoi centosessanta membri gli scrittori Jules Claretie e Jean Richepin, gli artisti Albert Robida e Paul Avril, il giornalista e critico Francisque Sarcey.Uzanne collaborò alle riviste letterarie Le Conseiller du bibliophile (1876-1877) e Les Miscellanées Bibliographiques (1878-1880); poi ne fondò e diresse altri tre: Le Livre: Bibliographie Moderne (1880-1889), Le Livre Moderne: Revue du Monde Littéraire et des Bibliophiles Contemporaines (1890-1891) e L’Art et l’Idée: Revue Contemporaine du Dilettantisme Literature e Curiosità (1892-1893).
Albert Robida [Compiègne 1848–Neuilly-sur-Seine 1926] è stato uno scrittore, illustratore, giornalista, caricaturista, litografo e aquafortista francese. È noto anche per il suo personaggio di Saturnino Farandola e per una trilogia di fantascienza.
George Auriol [1863-1938] è stato un poeta, cantautore, grafico, tipografo e artista Art Nouveau francese. Ha creato illustrazioni per le copertine di riviste, libri e spartiti musicali.