Descrizione
In primo piano, tra gli Scugnizzi, sono all’opera le Capere, parrucchiere per signora, note anche per veicolare storie e pettegolezzi. Nel significato odierno rimane quello di persona intenta a fare inciuci. L’immagine probabilmente è stata ripresa nella zona prospiciente il Porto. L’area fu oggetto fin dal 1884 – a seguito di un’epidemia di colera – di un importante intervento urbanistico, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio Agostino Depretis che decise di Sventrare Napoli, coniando così il neologismo sventramento (ispirato dalla lettura de Il Ventre di Napoli di Matilde Serao). Il piano fu approvato durante la consiliatura di Nicola Amore e fu affidato alla Società pel Risanamento. Con questa imponente opera edilizia – ispirata allo sventramento di Parigi realizzato da Georges-Eugene Haussmann – si intendeva risolvere il problema del forte degrado sociale di un quartiere dove persistevano precarie condizioni igienico-sanitarie, rappresentando un forte pericolo per l’intera città. In realtà alle spalle dei grandi palazzi umbertini edificati lungo la nuova arteria del corso Umberto, la situazione rimase pressoché immutata: essi infatti servirono a nascondere il degrado e la povertà di quelle strade piuttosto che a risolvere i problemi.