Descrizione
La scoperta de l’America è tra le opere più note ed importanti del P. «È una raccolta di cinquanta sonetti, in cui un gruppo di popolani, riuniti in un’ osteria di Trastevere, discute della famosa impresa di Cristoforo Colombo e della avventurosa scoperta del nuovo continente» [Parenti, 390].
Dal luogo e dalla data del manoscritto si può desumere che il P. si trovava a Napoli, per una delle sue richiestissime “letture pubbliche”, all’indomani della stampa in volume del poema [Roma, ed. Voghera, 1894].
Cesare Pascarella [Roma 1858-1940). Poeta dialettale. Si fece dapprima conoscere come pittore e disegnatore, specialmente animalista, fra i più significativi del gruppo dei «XXV della Campagna Romana», entrando in contatto con gli artisti e letterati che, intorno al 1880, facevano capo all’editore A. Sommaruga e al Capitan Fracassa. In questo giornale cominciò a pubblicare i suoi sonetti in dialetto romanesco. Seguì nel 1886 Villa Gloria, poema in 25 sonetti, rievocante l’eroica impresa dei fratelli Cairoli. Grandemente elogiato da Carducci, esso consacrò la sua fama di poeta.
Ma la vena umoristica, che non è meno autentica, in P., di quella triste o tragica, gli dettò, alcuni anni dopo i sonetti, sempre articolati in poema, di La scoperta de l’America. P. attese, per tutto il rimanente della vita, alla composizione di un vasto poema sulla storia d’Italia Storia nostra, dalla fondazione di Roma all’unità, che però lasciò incompiuto e lacunoso e fu pubblicato postumo nel 1941.