Descrizione
Lucienne Myosa [all’anagrafe Lucienne Condrey], ballerina “prestata” al cinema. Fu molto attiva in Italia presso la Casa d’Arte Italiana fondata a Roma da Enrico Prampolini e Mario Recchi. Qui partecipò ad alcuni spettacoli futuristi di “danza libera”, “danze mimo-plastiche” e “poemi danzati”, diretta dallo stesso Enrico Prampolini, autore del Manifesto Scenografia e coreografia futurista (1915). Partecipò ai film: Frate Sole (1918) il primo lungometraggio dedicato a San Francesco d’Assisi, nel ruolo della cortigiana che si redime Sibilia; Aurora Rossa (1921); La mosca d’oro (1921). Fu tra le protagoniste di Danze indiane al Wintergarten di Berlino. Morì tragicamente di sepsi nel gennaio del 1927: «si bruciò le labbra con una sigaretta, la ferita si infettò con il rossetto che si faceva preparare a Parigi secondo una sua ricetta segreta». [South Australian Chronicle, 5 febbraio 1927]