Descrizione
Il P. si complimenta con Floriano Del Secolo per la sua nomina a direttore de Il Risorgimento e lo invita a collaborare al settimanale La Nuova Europa chiedendogli qualche articolo di ricordo letterario, magari con lettere e documenti di scrittori di cui voi siete ricchissimo? Gli articoli sono compensati con lire millecinquecento. Non mancate alla nostra adunata: proprio ci contiamo […] La mia casa di Cortona ha subito il saccheggio tedesco, ma feci in tempo a salvare i libri, e tra i libri il vostro Albertazzi. La nostra vita letteraria è ancora piena di incognite […] E voi avete lavorato ancora allla prefazione? Quante altre cose cose vorrei sapere da voi! Spero me le direte presto, passeggiando per Chiaia (se ancora avete questa abitudine oziosa) […].
Pietro Pancrazi [Cortona 1893-Firenze 1952]. Scrittore, critico e giornalista, si occupò prevalentemente della letteratura italiana contemporanea: Scrittori d’oggi (6 voll., 1936-53); Nel giardino di Candido (1950); Italiani e stranieri (1957). Compilò con G. Papini un’antologia di Poeti d’oggi (1920). Scrisse tra l’altro: L’Esopo moderno (favole, 1930); Donne e buoi dei paesi tuoi (1934). Fu consulente di varie case editrici, direttore di collane letterarie, ideatore-curatore, con R. Mattioli e A. Schiaffini, della grande collezione Ricciardi La letteratura italiana, storia e testi. Dopo l’8 settembre 1943, prese parte alla guerra partigiana aderendo al CLN di Cortona in rappresentanza del Partito Liberale Italiano. Dal 1946 fu socio dell’Accademia nazionale dei Lincei e poi dell’Accademia della Crusca. La sua consulenza fu richiesta dall’Assemblea Costituente al fine di trascrivere in lingua formalmente e stilisticamente corretta la Costituzione della Repubblica Italiana.
Floriano Del Secolo (Melfi, 1877-Napoli, 1949). Letterato e giornalista italiano, allievo, a Bologna, del Carducci, prof. di lettere e filosofia nel Collegio militare di Napoli, città in cui svolse anche, fino all’avvento del fascismo, una notevole attività giornalistica. Firmò, insieme a Giustino Fortunato, il famoso “Manifesto degli intellettuali antifascisti”, pubblicato il 1° maggio 1925. Fu tra i pochi insegnanti che si rifiutarono di prestare il giuramento di fedeltà allo Stato fascista e, per tale motivo, venne espulso dalla Nunziatella. Nel 1943 fu nominato direttore de Il Risorgimento, primo quotidiano di Napoli liberata; nel 1948 fu eletto senatore.