Descrizione
«Ottimo amico, Il mio chiarissimo amico Pietro Fanfani domandavami se era vero che il Congresso pedagogico avesse dato la medaglia d’argento al suo [illeggibile]. Io non ne so nulla, ma voi appurate da vostro pari direttamente significando il vero al valentuomo di Firenze, e mandandogli insieme le vostre novelle. Egli vi manderà il [illeggibile] finissimo lavoro d’arte. Voi che [illeggibile] si stringa quest’amicizia, avendo io già tre mesi addietro giustamente parlato di voi a quell’insigne filologo e artista. Son contento di non esser venuto al congresso, che mi è parso un gran vocìo; nondimeno mi rallegro con voi de’ vostri allori. Vedete prestissimo il Provveditore, ed oso pregarvi che gli diate, vedendolo, questa mia. credetemi sempre Il vostro Bovio».
Giovanni Bovio [Trani 1837 – Napoli 1903] Filosofo, drammaturgo, uomo politico (repubblicano e anticlericale). Prof. a Napoli di filosofia del diritto, fu il filosofo della democrazia repubblicana e negli Scritti filosofici e politici (1883) e nella Dottrina dei partiti in Europa (1886) chiarì il programma di una “repubblica sociale”, fondata sull’assoluta libertà di pensiero. Eletto deputato nel 1876, redasse nel 1897 il programma del gruppo repubblicano, di cui fece sempre parte. Padre di Libero (Napoli 1833-1942) poeta e commediografo dialettale.
Pietro Fanfani [Collesalvetti 1815 – Firenze 1879] Filologo, dal 1859, bibliotecario della Marucelliana. Editore di testi antichi, autore di studî di lingua e di libri educativi, polemista in difesa della tradizione linguistica quale egli puristicamente la concepiva; e soprattutto, lessicografo (Vocabolario della lingua italiana, 1855; Vocabolario dell’uso toscano, 1863; Vocabolario della pronunzia toscana, 1863; Vocabolario italiano, in collab. con G. Rigutini, 1875; Lessico dell’infima e corrotta italianità, in collab. con C. Arlia, 1877; ecc.).