Descrizione
Interessante lettera inviata al Responsabile del P.W.B., Comando Alleato di Napoli per la fondazione di un unico giornale antifascista
Minuta manoscritta della nota lettera inviata (in forma dattiloscritta) da B. Croce al Ten. Col. John T. Whitaker responsabile del P.W.B., organismo del governo militare anglo-americano incaricato di controllare e supervisionare i mezzi di comunicazione di massa italiani, sottraendoli, progressivamente alla liberazione dei territori, al rigidissimo controllo di censura e propaganda attuato fino ad allora dal regime fascista. [Cfr. Fondo Benedetto Croce, in: Archivio Storico Senato della Repubblica]
Il Croce risponde alla precedente lettera inviatagli dal W. attraverso il Fronte nazionale di liberazione. Concorda con la decisione condivisa tra gli Alleati e il CLN circa la sospensione temporanea dei giornali napoletani [Il Mattino, il Roma ed il Corriere di Napoli, di proprietà della Società Editrice Meridionale, i cui azionisti erano il Banco di Napoli e Achille Lauro n.d.c.], ancora influenzati dal fascismo, per sostituirli con un unico quotidiano indipendente e antifascista «con il fine supremo di combattere tutto quanto resta del fascismo e scacciare i tedeschi dall’Italia».
«Tutto ciò è tanto più necessario in quanto i giornali esistenti erano stati interamente ricostruiti ai suoi fini dal fascismo che li fece acquistare in parte dal Banco di Napoli e per l’altra parte da un noto armatore [Achille Lauro, n.d.c.] strettamente legato di interessi e di opere col regime fascista, e in particolare con la banda Ciano. Nel periodo di relativa libertà che corse dalla caduta del fascismo (25 luglio) all’armistizio (8 settembre), di questo predominio degli interessi di un singolo personaggio ed industriale si videro gli effetti nella condotta di quei giornali, e specialmente del Mattino, che espresse tendenze contraddittorie e mise ai primi posti, con scandalo della pubblica opinione, tra gli articolisti qualche screditato personaggio politico che, dopo aver fatto l’antifascista, si era conciliato col fascismo e lo aveva servito».
«Il giornale unico che prenderebbe provvisoriamente il posto di tutti gli altri, deve essere un giornale affatto nuovo, non legato a interessi personali ed industriali». Suggerisce di affidarne la direzione a Floriano Del Secolo, «giornalista antifascista con esperienza e integrità«, già allontanato dal fascismo e recentemente rientrato a Napoli «per provvido intervento dell’ autorità alleata». E conclude «È uomo che sono pronto a garantire, conoscendolo da più di un trentennio».
L’idea di fondare un giornale unico Benedetto Croce cominciò a manifestarla già nel mese di agosto. Il 4 ottobre il P.W.B. prese l’iniziativa di stampare il quotidiano «Il Risorgimento» curato direttamente da ufficiali anglo-americani, con la direzione dell’esponente del Partito d’Azione Emilio Scaglione (già direttore del «Roma») e Paolo Scarfoglio. Successivamente il locale C.L.N. avrebbe voluto riprendere le pubblicazioni de “Il Mattino” con giornalisti napoletani realmente antifascisti, concordando con il C. la necessità di farlo dirigere a Floriano Del Secolo.
Benedetto Croce in una successiva missiva del 3 gennaio 1944, inviata al Ten. Col. Edgar E. Hume, Comandante del Amministrazione Alleata a Napoli, richiamando la presente missiva, pur sottolinendo di non aver avuto riscontro alcuno dal Ten. Col. John T. Withaker, propone in estrema ratio la creazione di un secondo giornale «che potrebbe chiamarsi L’Alba» affidandone la direzione a Floriano Del Secolo, intanto eletto nel Comitato direttivo dell’Unione Giornalisti Napoletani. [cfr. Fondo Benedetto Croce, in: Archivio Storico Senato della Repubblica]
Solo il 19 marzo 1944 Floriano Del Secolo assunse la direzione de Il Risorgimento, con lui collaborarono Gino Doria, Salvatore Aversa, Francesco Flora, Gustavo Ingrosso, Nicola Salerno, Alfredo Parente; vi scrissero lo stesso Croce, André Maurois, T.S. Eliot. Nel periodo 1944-1946 fu il quotidiano più venduto del Mezzogiorno, con una punta record di 289.000 copie. Nel giugno 1946, quando la gestione della S.E.M. ritornò ad Achille Lauro, Del Secolo si dimise dalla direzione del giornale, che fu affidato a Corrado Alvaro, e continuò le sue pubblicazioni fino al 1950.