Descrizione
«Caro amico, aspetto il vostro articoletto su Marechiaro». Gli suggerisce di tenere conto, per la stesura dell’articolo, del libro di Francesco Alvino La collina di Posillipo «che troverete forse alla Bibl. Naz. e certo alla Soc. Stor. [Società di Storia Patria, n.d.c.] dove potrete presentarvi e richiederlo in mio nome al bibliotecario Conte de la Ville [Lodovico de la Ville sur Yllon, anch’egli collaboratore di Napoli nobilissima, n.d.c.] mostrandogli questa lettera».
Benedetto Croce [Pescasseroli, 1866-Napoli, 1952]. Filosofo idealista, storico, critico ed erudito; direttore de La Critica; in politica, liberale e tenace avversario del fascismo. Fu senatore nel 1910, ministro della pubblica istruzione nel 1920-21. Tornò per un breve periodo alla politica attiva nel 1944. «L’arte, in quanto pura intuizione, è forma di conoscenza autonoma, distinta dalla conoscenza storica e scientifica».
Gaetano Amalfi [Piano di Sorrento, 1855-Napoli, 1928). Letterato, magistrato e scrittore. Nel 1888 fu pretore a Pagani, poi a Torre Annunziata e Casoria. Nel 1898 fu nominato sostituto procuratore del Re a Matera, poi ad Avellino, a Salerno, a Nicosia e a Napoli. Nel 1908 fu procuratore generale a Potenza e nel 1909 fu trasferito alla Corte di Cassazione di Napoli dove morì nel 1928. Gli interessi dell’Amalfì erano rivolti principalmente a cinque ben distinti rami della cultura: quello giuridico, quello folcloristico, quello letterario, quello filosofico e quello storico.
Scrisse per la rivista Napoli nobilissima i seguenti articoli: Marechiaro (1893), La Madonna dell’Arco (1895), La fossa del coccodrillo in Castelnuovo (1895), Ancora della leggenda di Raimondo di Sangro e dell’autore del suo ritratto (1895), Montevergine (1896).
Napoli nobilissima Rivista di topografia ed arte napoletana, fu fondata nel 1892 da un gruppo di giovani intellettuali*, su ispirazione di Salvatore Di Giacomo che propose di fare qualcosa «a vantaggio dei monumenti storici ed artistici napoletani, che erano trascuratissimi, e allo scopo di divulgare la conoscenza dell’arte antica meridionale, in massima parte inesplorata». La prima serie della rivista (1892-1906) – oltre a custodire una miniera inesauribile di dati tuttora fondamentali per qualsiasi ricerca di storia locale – rappresenta l’osservatorio privilegiato di vicende, ad essa contemporanee, legate alla gestione del patrimonio culturale della città. [cfr Lavinia De Rosa, Il Museo Nazionale di Napoli nelle pagine di «Napoli Nobilissima» (1892-1906)].
* Riccardo Carafa, duca d’Andria (1859-1920), Giuseppe Ceci (1863-1938), Luigi Conforti Juniore (1854-1907), Benedetto Croce (1866-1952), Salvatore Di Giacomo (1860-1934), Michelangelo Schipa (1854-1939), Vittorio Spinazzola (1863-1943).