Descrizione
«Il presente volumetto è una scelta dalla prima Spoon River Anthology, condotta secondo un criterio meno di documento che di poesia. Si è cercato di conservare nella versione il nudo ritmo epigrafico del testo» (dalla Prefazione di Fernanda Pivano).
L’antologia fu scoperta da Cesare Pavese. La prima edizione italiana, con la traduzione di Fernanda Pivano, apparve nell’aprile del 1943, venne immediatamente sequestrata dal regime fascista, con la scusa che la copertina fosse indecente, e la Pivano fu imprigionata. Il libro fu rimesso in circolazione nell’agosto dello stesso anno, pochi giorni prima dell’armistizio. Il nostro esemplare apparve in seconda edizione, conforme alla prima, all’indomani della Liberazione.
MASTERS Edgar Lee (Garnett, Kansas 1869 – Melrose Park, Pennsylvania 1950). Avvocato e poeta, esordì con A book of verses (1898), cui fece seguire altri scritti poetici e drammatici di genere tradizionale. Salì improvvisamente alla fama quando, ispirandosi ai tipi umani osservati nei tribunali e sull’esempio dell’Antologia greca, pubblicò, prima sul Mirror, poi in volume (The Spoon River anthology, 1915, seguita l’anno successivo da una versione definitiva arricchita di 35 componimenti), una serie di epitaffi composti in uno stile lirico-satirico assai originale, in cui si confessano i defunti sepolti nel cimitero d’un piccolo paese nel centro degli Stati Uniti. Il successo del volume fu straordinario, con esso M. metteva a nudo l’ipocrisia puritana del mondo provinciale americano. Nel 1924 pubblicò una nuova serie, The new Spoon River anthology, che, se non uguaglia la felicità della prima, le è assai prossima [Cfr. www.treccani.it].