Descrizione
Didascalia: «Roma, 25.8.39. Le 100 coppie albanesi accompagnate dal Ministro Segretario del P.N.F. rendono omaggio alla tomba del milite ignoto».
Cento coppie di sposi albanesi, in costume tradizionale, giunsero a Roma per visitare le colonie marine e montane della Gil che accoglievano i loro figli, la prima tappa fu proprio all’altare della patria in piazza Venezia alla presenza di Achille Starace.
Achille Starace [Sannicola 1889-Milano 1945] di origini napoletane, fu segretario del P.N.F. dal 1931 al 1939, introdusse nella vita del regime usi e rituali, imposti tramite i cosiddetti Fogli di disposizioni, che avrebbero dovuto forgiare lo ‘stile fascista’, preludio alla formazione dell’uomo nuovo del regime. A questa stagione appartennero l’introduzione del saluto romano, l’uso del voi al posto del lei e di Duce al posto di Capo, il ricorso massiccio all’esibizione pubblica di divise e medaglie, l’iscrizione sui muri delle città delle frasi celebri di Mussolini, il divieto tassativo di termini e nomi di origine straniera, i giochi ginnici, i raduni oceanici, l’istituzione del ‘sabato fascista’, con le prestazioni di ciascuno dei partecipanti annotate su un «libretto personale di valutazione dello stato fisico e della preparazione del cittadino». Starace dette vita, insomma, a quella che un altro dirigente del partito, Giuseppe Bottai (1895-1959), chiamò una «dittatura formalistica e cancelleresca». (Cfr. Treccani.it)