Descrizione
Alcune curiosità
Sull’acqua sulfurea di Santa Lucia «Fresca, naturalmente frizzante e con particolari qualità benefiche: stiamo parlando dell’acqua sulfurea (suffregna o “Acqua della sorgenti del Monte Echia”) della fonte di Santa Lucia di via Chiatamone che per secoli è stata venduta, cercata e bevuta in tutta la città di Napoli. Le giovani venditrici ambulanti, belle e avvenenti, giravano per la città vendendo l’acqua zuffregna a chi cercava refrigerio; mentre “l’acquaiuolo” nel suo chioschetto tra grappoli di limoni, arance, blocchi di ghiaccio e vari attrezzi, metteva in bella mostra ‘e mummarelle, anfore in terracotta che riuscivano a conservare l’acqua zuffregna sempre fresca e frizzante che poteva essere servita anche con un pizzico di bicarbonato». [FAI – Fontana dell’acqua “suffregna”]
Gaetano Dura [Cassano allo Jonio 1805 – Napoli 1878]. Pittore e disegnatore, allievo di Giuseppe Cammarano, interprete non banale di soggetti popolari, dalle scene in costume napoletano ai tradizionali temi delle voci e dei venditori ambulanti. L’attività del D. come litografò iniziò presso lo stabilimento di Domenico Cuciniello e Lorenzo Bianchi, fondato nel 1825, uno dei primi ad utilizzare la nuova tecnica di stampa introdotta a Napoli nel 1816 dallo svizzero R. Müller. Oltre che illustratore, il D. fu anche autore di stampe con paesaggi e soggetti di folklore partenopeo, molto richieste dal pubblico locale e dai turisti stranieri. Della sua vasta e varia produzione sono esemplificativi alcuni bozzetti di vita napoletana, come la vivace litografia colorata Donne de’ contorni di Napoli e venditrice di frutta (Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) e la litografia intitolata Esequie di una zitella (Ibid., Museo nazionale di S. Martino), caratterizzata da un segno veloce e da una sottile vena umoristica. Intorno alla metà degli anni ’30 il D. si associò con F. Gatti dando origine alla prestigiosa stamperia litografica Gatti e Dura. Dai loro torchi uscirono per oltre un trentennio stampe sciolte, ritratti, raccolte di costumi e di scene popolari, almanacchi, illustrazioni per libri e fogli musicali.
Federico Gatti. Litografo, attivo a Napoli nella prima metà del XIX secolo, la cui produzione è nota soprattutto per l’associazione imprenditoriale che condusse nella città campana insieme con Gaetano Dura. Viene spesso confuso con Giovambattista Gatti, incisore attivo nella medesima città intorno alla metà del XIX secolo. All’inizio degli anni Trenta il G. fondò un proprio stabilimento litografico, come risulta da alcune stampe popolari che furono realizzate nel 1833 su disegno di Dura. Eseguì in litografia parecchie scene di balletti, rappresentati al teatro S. Carlo di Napoli. Fu considerato “uno dei migliori litografi della capitale” [V. Valerio, Società uomini ed istituzioni cartografiche nel Mezzogiorno d’Italia, Firenze 1993, pp. 273]. Intorno alla metà degli anni ’30 il G. si associò con G. Dura dando origine alla prestigiosa stamperia litografica Gatti e Dura. Dai loro torchi uscirono per oltre un trentennio stampe sciolte, ritratti, raccolte di costumi e di scene popolari, almanacchi, illustrazioni per libri e fogli musicali.